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      Si renda alcalina l'urina con ammoniaca, indi si aggiunga un po' d'acido tannico, in soluzione acquosa, e poche gocce d'acido acetico e si riscaldi. S'avrà in poche ore un precipitato bruniccio di tannato di ematina.
      Ho notato che, aggiungendo una goccia di soluzione alcolica di ematossilina, all'urina contenente ematina, in un tubo da saggio, precedentemente alcalinizzata con solfato di sodio, si ha una colorazione bruniccia: aggiungendo del permanganato di potassa si colorirà in verde, se conteneva ematina.
      Aggiungendo all'ematina acido solforico concentrato, si ha un pigmento privo di ferro, ematoporfirina.
      Emina C68H70Az8Fe2O102Cl: è come vedesi un cloridrato d'ematina.
      È insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e nell'etere e nelle soluzioni alcaline; è precipitata dagli acidi.
      Si presenta come polvere bleu scura; osservandola al microscopio appare formata di piccoli cristallini rombici.
      Per ottenere dei bei cristalli di emina, si fa cadere una piccola goccia di cloruro di sodio, in soluzione, su di un vetrino portoggetti, su cui siavi una goccia di sangue, indi si aggiunge un'altra goccia d'acido acetico e si riscalda il vetrino alla lampada. Volendo riconoscere una macchia di sangue, a scopo medico-legale, si ricorre alla formazione dei cristalli d'emina facendoli formare nel modo suaccennato, da una soluzione, in acqua tiepida, della macchia raschiata accortamente dall'oggetto su cui il sangue era caduto.
      Per certificarsi dalla natura dei cristalli formatisi, si fa cadere sul vetro portoggetti, in vicinanza del margine del vetrino coproggetti, una goccia d'ammoniaca; questa si fa strada nello spazio capillare tra i due vetri, e cosi i cristalli più non si vedono: aggiungendo una goccia d'acido acetico, i cristalli ricompariranno.


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80