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      Per vederne la presenza nell'urina si aggiunge a questa dell'acetato di piombo; si avranno i cloruri, i solfati, i fosfati, gli urati di piombo i quali preciteranno perchè insolubili; questo precipitato sarà bianco in assenza di uroeritrina, ma sarà più o men roseo o rosso, se l'urina contiene uroeritrina.
      Alle volte, nel precipitare, l'acido urico e gli urati appaion tinti in rosso-mattone: questa pigmentazione devesi all'uroeritrina.
      L'indicano o acido indossilsolforico è un pigmento giallo dell'urina che s'origina dall'indolo il quale si forma nell'intestino per azione del succo del pancreas sugli albuminoidi: questo viene prima ossidato a formare ossindolo, poi, per la combinazione coi solfati di potassio, forma indossisolfato potassico, epperò, esiste l'indicano nell'urine, come sale alcalino.
      L'indicano cristallizza in lamette incolori e splendenti. Per azione degli acidi minerali si sdoppia in bleu d'indaco od indigotina ed in indoglucina, epperò, aggiungendo all'urina un egual volume d'acido cloridrico puro, indi un po' d'ipoclorito di calce s'ha una colorazione che va dal verde al bleu, a seconda della quantità d'indicano.
      Il metodo di Iaffè consiste nell'addizionare l'urina di un po' di cloroformio e poi di un volume d'acido cloridrico uguale al volume dell'urina, indi di cloruro di calcio in soluzione concentrata: l'indicano sarà in eccesso od in difetto secondo che la colorazione azzurra che l'urina assume è più o meno intensa.
      Ordinariamente s'usa di far cadere due o tre gocce d'urina sull'acido cloridrico riscaldato: s'ha un colore che varia dal violaceo roseo al bleu, secondo la quantità d'indicano contenuta nell'urina.


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80

   





Iaffè