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      Trassonvi i soldati, che non erano corrotti, e altre genti: i quali, stando armati al palagio, erano alquanto seguiti. Altri cittadini ancora vi trassono a piè e a cavallo, amici; e alcuni nimici, per vedere che effetto avessono le cose.
     
      I signori, non usi a guerra, occupati da molti che voleano esser uditi: e in poco stante si fe' notte. Il podestà non vi mandò sua famiglia, né non si armò: lasciò l'uficio suo a' priori; ché potea andare alla casa de' malfattori con arme, con fuoco e con ferri. La raunata gente non consigliò. Messer Schiatta Cancellieri capitano non si fece innanzi a operare e a contastare a' nimici, perché era uomo più atto a riposo e a pace che a guerra; con tutto che per li volgare si dicesse, che si dié vanto d'uccidere messer Carlo: ma non fu vero.
     
      Venuta la notte, la gente si cominciò a partire; e le loro case afforzorono con asserragliare le vie con legname, acciò che trascorrere non potesse la gente.
     
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      Pratiche di conciliazione fra potenti famiglie di Parte biance e di Parte nera: come questo fatto noccia ai Bianchi (...primi di novembre).
     
      Messer Manetto Scali (nel quale la Parte bianca avea gran fidanza, perché era potente d'amici e di séguito) cominciò afforzare il suo palagio, e fecevi edificii da gittar pietre. Li Spini aveano il loro palazo grande incontro al suo, e eransi proveduti esser forti: perché sapeano bene che quivi era bisogno riparare, per la gran potenzia che si stimava della casa degli Scali.
     
      Infra il detto tempo cominciorono le dette parti a usare nuova malizia, ché tra loro usavano parole amichevoli.


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Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
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