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      Riforma dello Stato con una nuova Signoria di Priori Neri. Elezione di nuovo Potestà (6 - 9 novembre 1301).
     
      Ritenuti così i capi di Parte bianca, la gente sbigottita si cominciò a dolere. I priori comandorono che la campana grossa fusse sonata, la quale era su il loro palazo: benché niente giovò, perché la gente, sbigottita, non trasse. Di casa i Cerchi non uscì uomo a cavallo né a piè, armato. Solo messer Goccia e messer Bindo Adimari, e loro fratelli e figliuoli, vennono al palagio; e non venendo altra gente, ritornorono alle loro case, rimanendo la piaza abandonata.
     
      La sera apparì in cielo un segno maraviglioso; il qual fu una croce vermiglia, sopra il palagio de' priori. Fu la sua lista ampia più che palmi uno e mezo; e l'una linea era di lungheza braccia XX in apparenza, quella attraverso un poco minore; la qual durò per tanto spazio, quanto penasse un cavallo a correre due aringhi. Onde la gente che la vide, e io che chiaramente la vidi, potemo comprendere che Iddio era fortemente contro alla nostra città crucciato.
     
      Gli uomini che temeano i loro adversari, si nascondeano per le case de' loro amici; l'uno nimico offendea l'altro: le case si cominciavano ad ardere: le ruberie si faceano; e fuggivansi gli arnesi alle case degli impotenti: i Neri potenti domandavano danari a' Bianchi: maritavansi fanciulle a forza: uccideansi uomini. E quando una casa ardea forte, messer Carlo domandava: "Che fuoco è quello?". Erali risposto che era una capanna, quando era un ricco palazzo. E questo malfare durò giorni sei; ché così era ordinato.


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Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
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