Pagina (107/137)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      La gente che in aiuto erano venuti al Cardinale, sconsolati si partirono, perché vedeano il partito vinto; e aveano speso assai sanza alcuno frutto, credendosi racquistare la terra loro. E mai si raunoron più.
     
      18
      Il Cardinale, abbandonato dai Bianchi, è dileggiato dai Neri e da essi tenuto a bada con finti negoziati di pace, finché vien rimosso dalla legazione. Discordie di Parte ghibellina in Arezzo (ultimi del 1307 - 1308).
     
      I Neri, beffando il Cardinale, cercorono per più vie vituperarlo, mostrando volerli ubbidire. E ritornati in Firenze, vi mandorono ambasciadori messer Betto Brunelleschi e messer Geri Spini; i quali il faceano volgere e girare a lor modo, traendo da lui grazie, e pareano i signori della sua corte. E tanto li feciono mandare a' Signori un frate Ubertino, e tanti modi e tante cagioni trovavano e opponeano da un punto a un altro, che aspettorono i nuovi Signori, che speravano fussono loro più favorevoli.
     
      Alcuni diceano che il Legato tenea i Neri giusti uomini, e fermamente dicea agli amici che pace sarebbe. Non fu mai femmina da ruffiani incantata e poi vituperata, come costui da quelli due cavallieri: e del più giovane fu detto, che più sottilmente seguitava l'opera, tenendo il Cardinale a parole, seguendo trattati di pace: nel quale buon pezzo dimororono, per lo parlare che facea.
     
      Infine, per infamia data in Corte al Cardinale, fu rimosso dalla legazione; e con poco onore, andò a Roma.
     
      I savi uomini s'avidono che gl'inbasciadori stavano in Arezo per mettere scandolo tra gli Aretini.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
pagine 137

   





Cardinale Cardinale Bianchi Neri Arezzo Neri Cardinale Firenze Betto Brunelleschi Geri Spini Ubertino Legato Neri Cardinale Corte Cardinale Roma Arezo Aretini Legato