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      Messer Betto alquanti dì stette per modo che si credea campasse; ma dopo alquanti dì, arrabbiato, sanza penitenzia o soddisfazione a Dio e al mondo, e con gran disgrazia di molti cittadini, miseramente morì: della cui morte molti se ne rallegrorono, perché fu pessimo cittadino.
     
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      Qualità e fine di Pazzino de' Pazzi (1312, gennaio...).
     
      Messer Pazzino de' Pazzi, uno de' IIII principali governatori della città, cercò pace co' Donati per sé e per messer Pino, benché poco fusse colpevole della morte di messer Corso, perché era stato gran suo amico, e d'altro non si curava. Ma i Cavalcanti, che era potente famiglia, e circa LX uomini erano da portare arme, aveano molto in odio questi sei cavalieri governatori, i quali aveano stretto Folcieri podestà a tagliare la testa a Masino Cavalcanti, e sanza dimostrazione alcuna il soportavano.
     
      Un giorno, sentendo il Paffiera Cavalcanti, giovane di grande animo, che messer Pazino era ito sul greto d'Arno da Santa Croce con uno falcone e con un solo famiglio, montò a cavallo con alcuni compagni, e andoronlo a trovare. Il quale, come gli vide, cominciò a fuggire verso Arno; e seguitandolo, con una lancia li passò le reni, e caduto nell'acqua gli segorono le vene, e fuggirono verso Val di Sieve. E così miseramente morì.
     
      I Pazzi e' Donati s'armorono, e corsono al palagio: e col gonfalone della giustizia, e con parte del popolo, corsono in Mercato Nuovo a casa i Cavalcanti, e con stipa misono fuoco in tre loro palagi: e volsonsi verso la casa di messer Brunetto, credendo l'avesse fatto fare.


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Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
di Dino Compagni
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