Pagina (15/167)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Eh! eh! cosa c'è? - fece l'altro stropicciandosi gli occhi e balzando a sedere sul divano.
      - C'è una signora che le vuol parlare.
      - Nazareno! - gemette in quel momento la voce di Paolo.
      - Signor conte, comandi! - fece il cameriere, accostandosi al letto.
      - Con chi parlavi?
      - Buon giorno, bel mobile! - esclamò il Caligaris rizzandosi in piedi. - Pare che si vada un po' meglio, eh, stamane?
      - Gabriele! come ti trovi, tu, qui?
      - Eh! casi che si danno - fece quello con il suo sorriso di giovialità canzonatrice. - Come ti senti?
      - Mi duole la testa, assai, assai... - rispose il malato. - E curioso come non mi ricordi più nulla...
      Non aveva ancora finito la frase, che una figura di donna, il viso coperto di un fitto velo, si slanciò nella stanza, si precipitò in ginocchio al capezzale di Paolo, e cominciò a singhiozzare:
      - Perdonatemi! Perdonatemi!
      A quella voce, Paolo trasalì e fece per rizzarsi sul gomito; ma una fitta acuta alla testa lo fece ricadere sul guanciale. Gabriele Caligaris si accostò all'inginocchiata, e le disse, con voce in cui si sentiva l'immensa stupefazione:
      - Leona! ma Leona! che siete matta?...
      - No, lasciatemi! - diceva lei, piangendo forte. - Non mi muovo di qui fino a quando non sarà guarito...
      Intanto, Paolo, con la mano convulsa, tirava il braccio di Leona. Ella sollevò la testa, sollevò il velo sulla fronte, guardò il giovane, gli lesse in viso e, con un grido di giubilo doloroso, si levò e gli si buttò fra le braccia, a baciarlo, a carezzarlo, a inondargli di lacrime le ferite del viso, a dargli i più dolci nomi, a domandargli perdono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'innamorata
di Contessa Lara
Giannotta Catania
1901 pagine 167

   





Paolo Caligaris Paolo Paolo Caligaris Leona Paolo Leona Gabriele