Pagina (161/167)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Durante il percorso, in via della Maddalena, ella incontrò il Caligaris, che le fece di cappello, con quel suo solito sorriso di sottile ironia.
      Davanti l'albergo della Minerva, la carrozza si fermò. Leona ne discese, entrò nel portone e domandò a un cameriere:
      - La contessa Cappello?
      - Favorisca di venire con me - rispose il cameriere, precedendola.
      Ella lo seguì al primo piano. Davanti a un uscio, il cameriere picchiò.
      - Avanti! - disse una voce agra di donna.
      - Chi devo annunciare? - mormorò il cameriere mettendo la mano sul pomo della serratura e volgendosi verso la signora, con un inchino del capo.
      - Leona - disse l'altra, arrossendo un poco, quasi che quel nome avesse dovuto rivelare al cameriere il suo vero stato.
      Il cameriere lasciò l'uscio socchiuso, ed entrò. A Leona il cuore batteva forte. Ella udì profferire il suo nome; udì la voce agra esclamare:
      - Che vuole ancora, costei?
      Un'altra voce, la voce secca e fredda di Paolo, ordinò:
      - Dite a quella signora che la contessa non riceve.
      Leona non aspettò che il cameriere le venisse a riferire quella risposta, e si precipitò per le scale. Dei vapori le salivano al cervello e le davano come una visione di sangue: ella era divenuta livida, e le mani, nel manicotto, le tremavano. Attraversò il portone con gli occhi bassi, in fretta; risalì nella vettura che l'aspettava, e ordinò al cocchiere:
      - Banca Moos.
      Digrignava i denti, in silenzio, come una belva ferita a morte.
      Il cielo, le vie, le case, ella non vedeva più nulla; una brama irresistibile di distruzione e di vendetta la mordeva al cuore; le pareva che il cavallo non corresse abbastanza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'innamorata
di Contessa Lara
Giannotta Catania
1901 pagine 167

   





Maddalena Caligaris Minerva Cappello Leona Paolo Moos Leona