Pagina (25/714)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le altre autorità del Comune e delle vecchie e nuove istituzioni, ebbero posto intorno alla statua della Libertà.
      Le due fortezze tiravan cannonate continue in segno di gioia; e tutto un popolo, almeno per quel tempo, esultava veramente. Le truppe andarono a schierarsi nell'anfiteatro, i gradini del quale eran pieni zeppi di patriotti che parevan pazzi dalla contentezza, credendo davvero ad un'èra felice di vera libertà e di ben inteso progresso.
      Appena ordinate al loro posto le milizie, venne portato sulla piazza ed introdotto nel recinto un gran carro all'antica, tutto storiato, una specie di Carroccio, tirato da quattro cavalli di fronte, e sul quale era il grande albero che doveva esser piantato.
      Dietro a questo carro veniva un grosso cannone circondato da diciotto coppie di fidanzati, che dovevan darsi l'anello appena l'albero fosse stato messo dagli operai nel mezzo della piazza, ossia dell'anfiteatro.
      Cerimonia curiosissima cotesta, che rimase famosa anche quando quegli sposi diventarono col tempo nonni, ed alcuni forse anche bisnonni.
      Gli sposi eran vestiti in abiti da festa secondo la nuova foggia francese, avendo all'occhiello la coccarda della repubblica; le spose avevano il vestito bianco, col velo ed una ghirlanda di fiori in testa.
      La cerimonia di quei diciotto matrimoni, fatta attorno all'albero della libertà, appena che gli operai con molta fatica l'ebbero piantato, riuscì curiosissima; tutta la gente accorsa ammirò di più fra quelle spose una certa Rosiera, bellissima ragazza, che faceva l'ortolana in Borgognissanti, sulla cantonata di via de' Fossi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





Comune Libertà Carroccio Rosiera Borgognissanti Fossi Comune