Pagina (53/714)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E così Portoferraio stette apparentemente fermo per Ferdinando III, in sostanza per l'Inghilterra, fino alla pace di Amiens.
      I nobili, che dispregiavano i patriotti, rimasti sino allora nascosti in campagna, tiraron fuori le corna, quando sentiron pronunziare di nuovo la dolce parola sovrano, tanto più che di costui nessuno ne sapeva nulla.
      Questo re balzato all'improvviso, generò lo scontento generale.
      I veri liberali che non volevan sapere né di Ferdinando, né di francesi né d'austriaci, né di Borboni, ma intendevano solo di avere una grande patria italiana, furono contrariati di quest'altro atto arbitrario del primo console, tanto più che il nuovo sovrano d'Etruria veniva da "una schiatta" così retrograda, da tornare indietro d'un secolo più che sotto il Granduca.
      Agli altri partiti dei francesi, degli austriaci e del nuovo re, apparteneva tutta gente che era degna del dispotismo straniero. I nobili e i preti erano i più fanatici per Lodovico Borbone, poiché conoscevano le bigotterie del padre, ed erano certi che il venire dalla Spagna dove l'autorità del re era il solo diritto conosciuto, la canaglia plebea sarebbe stata oppressa quanto meritava. Sentimenti, degni invero di onesti cittadini!
      L'infante Lodovico, regalato da Napoleone alla Toscana ribattezzata "regno d'Etruria" aveva ventott'anni, quando dal primo console gli venne destinato il trono. Egli, benché fosse d'alta statura e di bell'aspetto, non aveva nulla di regale. Aveva i capelli biondi come una fanciulla tedesca, e li portava pettinati all'índietro terminando in un codino legato da un nastro nero, che finiva con un fiocco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





Portoferraio Ferdinando III Inghilterra Amiens Ferdinando Borboni Etruria Granduca Lodovico Borbone Spagna Lodovico Napoleone Toscana Etruria