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      La reggente, al solito, con grande sfarzo, andò a incontrarlo a Cafaggiolo. Di lì il papa proseguì per Firenze; e mentre egli scendeva a Santa Maria Novella dove fu cantato l'eterno Te Deum, Maria Luisa andò ad aspettarlo a' Pitti per riceverlo da Sovrana!
      La regina reggente cominciava però ad accorgersi che i Ministri non eran più portati per la sua casa; e che cercavano di orientarsi di nuovo verso la Francia, ed alcuni anche parteggiavano per il ritorno di Ferdinando III.
      Cosicché credé di operare con furberia accostandosi sotto sotto alla Spagna; e per ingrazionirsi con quella corte così stomachevolmente bigotta e falsa, colse l'occasione dell'arrivo a Firenze della principessa Carlotta di Parma, che s'era vestita monaca delle Orsoline, e andava con altre due monache a Roma per fondarvi un nuovo monastero, per farle smaccate dimostrazioni: la prima fu quella d'andar fino a Cafaggiolo a riscontrarla, con un drappello di guardie a cavallo e con tale sfarzo, che contrastava con la umiltà dell'abito della principessa; la seconda d'andar con lei, vestita da monaca, a girar per Firenze a visitare i monasteri; e quindi assistere, insieme con essa, dal terrazzino di Palazzo Vecchio, sotto un ricco padiglione, al passaggio della processione del Corpus Domini. E come se questo fosse poco, dando ascolto ai vescovi che da tanto tempo si lamentavano contro "il vestire sfacciato delle donne" che osavano andare in chiesa coi cappelli colle penne, ebbe la disinvoltura di pubblicare questo curioso editto:


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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