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      Infatti si parlava impunemente, senza riguardo e senza che nemmeno facesse un grand'effetto, di amanti di preti, pubblicamente riconosciute per tali, e di frati sfratati che convivevano con delle concubine senza darsene il minimo pensiero.
      Di questi fatti son pieni i rapporti del Commissario del Buon Governo, con tale ricchezza di particolari piccanti, e chiarezza d'epiteti e di titoli, da far rimanere a bocca aperta i più increduli.
      Ma la difficoltà di sradicare il male tutto ad un tratto appariva ogni giorno più per i mille intrighi, per le paure che si mettevano al Sovrano stuzzicando un tale formicolaio, e per le minaccie sorde e velate di una scissura nel clero che avrebbe avute conseguenze incalcolabili.
      Perciò Ferdinando III, ora che gli si presentava l'occasione, pensò a provvedere anche per sé, giacché chi non sa acciuffar la fortuna a tempo non la riprende più.
     
      E qui bisogna tornare un po' indietro.
      L'articolo 86 dell' "Atto finale del Congresso di Vienna" del 1815, conteneva questa clausola: "Gli Stati che hanno composto la inaddietro Repubblica di Genova sono riuniti in perpetuo alli Stati di S. M. il Re di Sardegna per essere con questi posseduti da essa in tutta sovranità, proprietà ed eredità di maschio in maschio, per ordine di primogenitura nelle due branche della sua Casa cioè: la branca reale, e la branca di Savoia-Carignano."
      Consolidato così il regno di Sardegna, Carlo Emanuele Duca di Carignano, nei primi mesi del 1817, accogliendo certe proposte che senza parer tali, anzi sotto forma di amichevole consiglio, gli furono fatte dopo il Congresso di Vienna, intavolò delle trattative con Ferdinando III per il matrimonio della bellissima e buona arciduchessa Maria Teresa, sua figlia sedicenne, col principe Carlo Alberto, nato in Torino il 2 ottobre 1798. Questa domanda che lusingò l'animo di Ferdinando, il quale vedeva dischiusa per la figlia "la via di salire a splendido trono" ebbe lietissima accoglienza; tanto che questa unione fu ben vista anche alla Corte di Vienna, "desiderosa di stringere legami di parentela col futuro re di Sardegna.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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