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      L'Ascoli rispose che appunto il re ed i ministri stavano in quel momento concertandone i termini, e promise che fra due ore sarebbe pubblicata, vale a dire alle tre del mattino.
      Il re però s'ostinava a non cedere: ma i ministri, con una tremenda paura addosso, lo esortavano in tutti i modi a piegarsi alla necessità. Più di tutti finalmente lo convinse il marchese Circello, che era in odio al pubblico e vecchissimo, "ma per grossolane delizie di vita bramoso di più lungo vivere." Quel vecchio corrotto, si buttò piangendo, quasi al collo del re, vecchio anche lui, chiamandolo figlio, raccomandandosi di "concedere prontamente una costituzione" perché superati così i pericoli del momento Iddio l'avrebbe aiutato "a ricuperare da popolo reo i diritti della corona." Il re firmò il 6 luglio un editto col quale si annunziava che concedeva la invocata costituzione, promettendo di pubblicarne le basi entro otto giorni.
      Nello stesso tempo il re, con speciale decreto, nominò nuovi ministri; e col pretesto della mal ferma salute e dell'età, abdicò alla corona e rimise nelle mani del figlio la regale autorità. Ciò non fece altro che sollecitare l'andamento degli eventi. Ogni ritegno fu abbandonato, e l'esercito ormai senza disciplina e senza rispetto per il re, voltò bandiera e si chiamò esercito costituzionale. Capo di esso fu il generale Guglielmo Pepe, "che sconciamente imitava le fogge e il gesto del re Giovacchino Murat." Alle truppe regolari si unirono le "milizie civili" composte di cittadini che in buona fede credevano ai nuovi tempi apportatori di libertà. Non mancò nemmeno in quella circostanza il lato burlesco, rappresentato dall'abate Menichini "vestito da prete, armato da guerriero, profusamente guarnito dei fregi della setta" che precedeva a cavallo settemila carbonari "plebei e nobili, chierici e frati, diffamati ed onesti, senza ordinanze, senza segno d'impero e d'obbedienza mescolati e confusi.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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