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      Cosicché può dirsi "che le sorti greche dalle rive dell'Arno ricevessero validissimi rincalz.i."
      Se le faccende della Grecia preoccupavano in certo modo il Granduca ed i suoi ministri, per la piega che esse potevano prendere, lo contrariavano assai più, per non potere egli mandare ad effetto la spedizione in Egitto, di alcuni scienziati toscani, riuniti sotto il nome di Giunta toscana, e da aggregarsi al celebre orientalista francese Champollion, il quale veniva dal suo Governo mandato colà allo scopo di condurre a termine "la sua Grammatica ed il Dizionario del linguaggio geroglifico."
      Il professore di lingue orientali nell'università di Pisa, Ippolito Rosellini, si trovava da vario tempo a Parigi allievo appunto dello Champollion, quando il Governo francese votando all'uopo una ragguardevole somma, stabilì il viaggio del dotto orientalista. Appassionato il Rosellini per siffatti studi, nei quali aveva già acquistato fama oltre i confini d'Italia, e grande reputazione presso lo stesso Champollion, espose a questi il proposito di voler egli far pratiche dirette presso il Granduca di Toscana, affinché questi, interessandosi alla spedizione francese, volesse profittare dell'occasione per unirvi una commissione toscana, ciò che sarebbe tornato ad onore del Sovrano e dello Stato.
      L'insigne scienziato francese incoraggiò il Rosellini, lietissimo di associare alla sua impresa un uomo di tanto valore. Volle anche munirlo di una sua lettera per il Granduca nella quale veniva spiegato il concetto scientifico dell'impresa.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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