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      Lo straniere pensò subito alla burletta da fare al prete, e gli promise quanto desiderava.
      Frattanto, appena fu andato via, avvisò il cassiere ed i compagni del caffetto; e tutti d'accordo pensarono di prendere il prosciutto al prete quando fosse passato, col dargli la multa di dieci volte la gabella che egli non avrebbe pagato di certo.
      Dopo alcuni giorni, ecco il bravo prete con la valigia. Lo stradiere dà d'occhio al cassiere, e quando il degno sacerdote è sotto la porta, figurando di non riconoscerlo, gli domanda:
      - Che cos'ha reverendo nella valigia?
      - Nulla! - risponde franco l'altro.
      - L'apra che si veda! - Il prete apre la valigia, e la valigia era vuota.
      - O il prosciutto? - domanda lo straniere che era rimasto male.
      - Eh! il prosciutto c'era l'altra volta!...
     
     
      XXVCom'era Firenze
     
      L'aspetto della città - Il birro Chiappini - La pulizia delle strade e i forzati - Sorveglianza dei pompieri - Inconvenienti - L'illuminazione pubblica - Polizia mortuaria - Il palazzo Borghese - L'architetto Gaetano Baccani - Un concorso - La prima festa nel palazzo Borghesi - La granduchessa Baciocchi e tre giovani artisti - Don Camillo Borghesi patrizio fiorentino - La demolizione dell'arco di Santa Trinita - Gli architetti Cacialli e Baccani - Il Cinci pontaio - Bontà d'animo di Ferdinando III - La luminara alla Sardigna - Allargamento della Piazza del Duomo - Apertura di nuove strade.
     
      L'interno della città, per quanto a quei tempi potesse dirsi una delle più pulite e decenti d'Italia, era molto diverso da quello che è presentemente.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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