Pagina (481/714)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il marchese Pietro, era noto altresì per essere spregiudicato al massimo grado. Fece epoca, anzi, ciò che un giorno gli accadde mentre, come era suo solito, faceva l'elemosina a un povero.
      Il presidente del Buon Governo Ciantelli, l'uomo che già sappiamo che roba fosse, aveva dati ordini severissimi ai birri contro i poveri che accattavano per le strade; ed i birri, nei primi giorni specialmente, si misero con tanto impegno ad eseguire gli ordini ricevuti, che avrebbero arrestato anche i muricciuoli. Ora avvenne che il marchese Torrigiani, conosciuto da tutti i poveri per la sua bontà, s' imbatté presso il ponte alla Carraia in uno di essi, che gli andò incontro per chiedergli l'elemosina. Mentre il Marchese metteva mano a tasca e stava per dargli un paolo, poiché egli non dava mai di meno, si fecero addosso al povero due birri tutti inferociti per arrestarlo. Al marchese Torrigiani andò il sangue alla testa; ma per un poco si contenne, dicendo ai birri con gli occhi un po' sgranati: - Che cosa entrate voi nei miei interessi? Io pago quest'uomo che mi ha fatto un servizio, e andatevene! - Siccome però i birri non lasciavano il povero, il marchese Pietro venendo a più mite consiglio, li bastonò tutt'e due di santa ragione, e disse loro: - Andate a dire a Sua Altezza che ve le ha date il marchese Torrigiani! - Poi diede il paolo al povero che se la svignò più presto dei birri, che furon fischiati dalla gente accorsa a quel lazzo, inseguendoli con I' epiteto di biacchi del boia come li chiamava il popolo per dispregio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





Pietro Buon Governo Ciantelli Torrigiani Carraia Marchese Torrigiani Pietro Sua Altezza Torrigiani Fece