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      33), detta di scappamento, ha i suoi denti impegnati in una forchetta oab (bilanciere) che oscilla insieme a un pendolo; e le cose son regolate in modo che la ruota può muoversi di un dente solo quando il pendolo, passando per la posizione di riposo, la lascia libera per un istante.
      Immediatamente dopo il dente successivo è arrestato dalla forchetta, cui imprime un impulso che restituisce al pendolo la velocità perduta per gli attriti. Così il pendolo regola in moto, e riceve l’impulso necessario per continuare indefinitamente le sue oscillazioni.
     
      LAVORO ED ENERGIA.
      49. Lavoro meccanico. - Quando una forza F agente su un punto lo accompagna nel suo movimento, si dice che essa compie un lavoro L, che si valuta col prodotto dell’intensità della forza per il cammino s percorso nella direzione della forza:
     
      L = F x s (1)
     
      Così se noi solleviamo verticalmente un grave all’altezza h dal suolo la nostra mano compie un lavoro, e lo compie egualmente la gravità, poichè la forza da questa esercitata, il peso del corpo, accompagna il corpo nel suo movimento. Però la forza sviluppata dalla nostra mano agisce nel senso del moto, mentre la gravità in senso inverso al moto: si dice che la prima compie un lavoro motore, la seconda un lavoro resistente.
      Se la direzione della forza non coincide con quella dello spostamento, il lavoro si valuta moltiplicando la forza per la proiezione del cammino sulla direzione della forza, ovvero moltiplicando lo spostamento per la proiezione della forza sulla direzione dello spostamento.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 1. Meccanica - Acustica - Cosmografia
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 173