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      45 porta un fondo mobile ab, costituito da un disco che può essere tenuto a posto da un filo. Immergendo il tubo col disco in un recipiente pieno d’acqua, il fondo aderisce fortemente all’orlo del tubo, poichè esercitandosi le pressioni in tutti i sensi, esso sarà spinto verso l’alto con una forza eguale al peso della colonna liquida capace di riempire il tubo fino al livello esterno. E difatti, riempiendo il tubo stesso con acqua fino a quel livello, il disco, sottoposto ora a due forze eguali e contrarie, si stacca e cade se è più pesante del liquido.
      69. Principio d’Archimede. - Un corpo immerso in un liquido subisce una pressione in tutti i punti della sua superficie, pressione maggiore nei punti situati a maggiore profondità. Le forze esercitate sui vari punti non si compenseranno, ma daranno luogo a una risultante che si può dimostrare esser diretta verso l’alto, eguale in valore al peso del liquido spostato, ed applicata nel centro di gravità di quest’ultimo.
      Per dimostrare questo celebre principio, dovuto ad Archimede, pensiamo a una superficie ideale che, come un velo, isoli una porzione di liquido contenuto in un recipiente. Dappoichè il liquido contenuto non discende malgrado il suo peso, ciò prova che l’insieme delle pressioni subite da parte del liquido circostante eguaglia il suo peso; naturalmente questa risultante delle pressioni conserverà lo stesso valore se al posto del liquido si sostituisce un corpo limitato dalla medesima superficie.
      Il principio d’Archimede è suscettibile di verifica sperimentale per mezzo di un apparecchio detto bilancia idrostatica (fig.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 1. Meccanica - Acustica - Cosmografia
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 173

   





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