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      Questa legge dei miscugli vale solo se tra il gas e il vapore, o anche tra i due vapori, non si esercitano azioni chimiche.
      26. Meccanismo dell’evaporazione. Calore di vaporizzazione. - Si immagini un cilindro chiuso da uno stantuffo mobile, e contenente un liquido e il suo vapore (fig. 26); questo premerà sulla faccia inferiore dello stantuffo con una forza eguale alla pressione massima corrispondente alla temperatura del vapore.
      Come nel caso dei gas la pressione del vapore si potrà attribuire al movimento delle molecole contro le pareti; inoltre per spiegare la formazione del vapore si può ammettere che le molecole del liquido, dotate anch’esse di movimento, giungendo alla superficie libera sfuggano in parte all’attrazione del liquido, e invadano lo spazio soprastante A. Inversamente le molecole del vapore liberamente vaganti in questo spazio, quando vengono a battere contro la superficie del liquido, potranno tornare a far parte di questo, e il regime di saturazione sarà raggiunto quando un egual numero di molecole passa nello stesso tempo dal liquido al vapore, e viceversa. Se ora si solleva lo stantuffo, aumentando con ciò il volume concesso al vapore, gli urti delle molecole di questo contro il liquido saranno, per poco, meno frequenti; e perciò prevarrà il numero delle molecole che passano dal liquido al vapore, finchè l’equilibrio sarà nuovamente raggiunto quando il numero di molecole per centimetro cubico nello spazio A sarà divenuto lo stesso di prima. Dovrà quindi essere costante la pressione esercitata dal vapore, qualunque sia il suo volume, come appunto si trova con l’esperienza.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





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