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      Così a un fascio di raggi paralleli (fig. 46) all’asse principale corrisponde un fascio di raggi divergenti, come se partissero da un fuoco virtuale F situato ancora a metà del raggio di curvatura.
      Le immagini di un oggetto non potranno perciò mai essere reali, ma si può trovare per via grafica e dimostrare con l’esperienza che si hanno sempre immagini virtuali, diritte e impiccolite, e situate al di là dello specchio.
     
      Rifrazione e dispersione della luce.
      44. Leggi della rifrazione. - Un raggio di luce, incontrando obbliquamente la superficie di separazione di due mezzi trasparenti come l’aria e il vetro, devia bruscamente, conservando sempre nel secondo mezzo il suo andamento rettilineo. È questo il fenomeno della rifrazione; esso riesce ben visibile quando uno stretto fascio di luce solate, in una stanza oscura, investe l’acqua contenuta in una vasca di vetro (fig. 47); si osserva allora che alla superficie di separazione il fascio incidente si divide in due parti: un fascio riflesso secondo le note leggi, e un altro penetrante nell’acqua, che si può rendere visibile aggiungendo all’acqua delle gocce di latte o di una soluzione di fluoresceina.
      Si chiama angolo d’incidenza, come nel caso della riflessione, l’angolo ISP (fig. 48) del raggio incidente con la normale SP nel punto d’incidenza; angolo di rifrazione quello RSP’ formato con la normale dal raggio rifratto SR. Nel caso della figura l’angolo di rifrazione è minore di quello d’incidenza, cioè il raggio rifratto si accosta alla normale; quando questo avviene il secondo mezzo, es. l’acqua, si dice più rifrangente del primo.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345