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      - Ma se dal di sotto provenisse il raggio RS, esso si rifrangerebbe nell’aria, come l’esperienza dimostra, secondo SI, allontanandosi dalla normale.
      Le leggi della rifrazione, dimostrate con le più scrupolose misure, sono:
      1° Il raggio incidente, il raggio rifratto e la normale sono in un medesimo piano.
      2° Il rapporto del seno dell’angolo d’incidenza per il seno dell’angolo di rifrazione, è costante al variare di entrambi. - Così nella fig. 48, descritta una circonferenza di centro S e di raggio eguale a 1, si ha che il rapporto AB/CD delle perpendicolari abbassate da A e C su PP’ è sempre lo stesso, comunque si vari l’inclinazione del raggio incidente IS.
      Questo rapporto si chiama indice di rifrazione del secondo mezzo rispetto al primo; esso dipende dalla natura dei due mezzi in presenza, e anche dal colore della luce impiegata. La deviazione del raggio, cioè l’angolo I’SR, è maggiore per la luce violetta che per la luce rossa; e a ogni colore corrisponde un diverso indice di rifrazione, e quindi una diversa deviazione; ne risulta che se il raggio incidente è di luce bianca, siccome questa è costituita (e lo vedremo bene più in là) dalla sovrapposizione d’infiniti raggi diversamente colorati, dopo la rifrazione i diversi raggi, prima sovrapposti, seguono ognuno la propria via, e perciò si separano alquanto, restando i rossi meno e i violetti più deviati. - Per semplicità però in questo primo studio della rifrazione non terremo conto di questo fenomeno, detto dispersione, cioè della disuguale rifrazione dei raggi diversamente colorati ; e a ogni raggio incidente faremo corrispondere un solo raggio rifratto.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345