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      In ciascun punto del campo la pallina sarà sottoposta alle forze provenienti dalle diverse cariche agenti; queste forze si potranno comporre, con la regola del parallelogrammo, in una risultante unica che avrà una certa direzione e una certa intensità, dipendenti dalla posizione della pallina. La direzione di quella risultante in ciascun punto del campo, quando la pallina è carica positivamente, chiamasi direzione del campo. Quanto all’intensità essa dipende dalla carica della pallina, poichè, ad esempio, raddoppiando questa, si raddoppiano tutte le forze dovute alle varie cariche agenti e si raddoppia perciò la risultante.
      L’intensità che questa assume in un punto quando la pallina porta l’unità elettrostatica di carica elettrica positiva si chiama intensità del campo A in quel punto.
      Così se noi diciamo che nel punto A di un campo questo è diretto secondo AB e ha l’intensità 200, ciò vorrà dire che una pallina piccolissima collocata in A, e portante l’unità di carica, è sottoposta alla forza di 200 dine diretta nel senso AB.
      Se noi accompagniamo la pallina, mentre essa si sposta per virtù delle forze elettriche, obbligandola a non deviare in ciascun punto dalla direzione della forza cui è soggetta in quel punto, la pallina traccerà nel campo una linea, curva in generale, che si chiama linea di forza. La direzione del moto è così, in ogni punto, quella del campo; e poichè essa in una traiettoria curva coincide con la direzione della tangente alla curva, possiamo anche dire che la tangente alla linea di forza dà in ogni punto la direzione del campo.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345