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      Come si vide al § 77, rappresentando graficamente il campo con un numero limitato di linee di forza, dove queste son più fitte ivi il campo è più intenso. L’andamento delle linee di forza, quando è nota la distribuzione delle masse agenti, può essere dedotto col calcolo. Ma si può anche ottenerlo sperimentalmente con un’esperienza detta degli spettri magnetici. Basta disporre nel campo un telaietto che porta un foglio di carta disteso, lasciarvi cadere lievemente alquanta limatura, e dare al telaio delle piccole scosse con la punta del dito. Si vedranno allora i diversi granellini disporsi in fila secondo linee che coincidono appunto, come si è potuto dimostrare, con le linee di forza. La fig. 113 dà uno di questi spettri, ottenuto disponendo il telaio sulle estremità polari di un magnete a ferro di cavallo, normalmente al piano del magnete medesimo.
      91. Induzione magnetica. - Avvicinando il polo di un magnete a una sbarra di ferro dolce, questa si converte in un magnete temporaneo, di cui l’estremo più vicino è di nome opposto, e il più lontano dello stesso nome di quello del primo magnete. È questo il fenomeno dell’induzione magnetica, che noi possiamo verificare con l’esperienza della fig. 114. La sbarra verticale ab è disposta in presenza d’un ago girevole, ed esercita sul polo vicino di questo una debole attrazione. Ma se si avvicina alla sbarra, dal di sopra, il polo nord d’un magnete, si constaterà che la sbarra a b diviene anch’essa un magnete, avente in b il polo nord e in a il polo sud.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345