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      Questo fenomeno si utilizza nei cosiddetti processi di galvanoplastica.
      Il radicale acido reagisce col liquido come nel caso precedente, con riformazione dell’acido. La soluzione perciò si va impoverendo del sale contenuto. Ma se l’altro elettrodo è costituito appunto del metallo che forma il sale, per es. di rame, il radicale acido lo attacca e si ricostituisce il sale:
      SO4 + Cu = Cu SO4
      Si vede che in tal caso il metallo viene strappato lentamente all’anodo, e depositato sul catodo; si ha cioè un trasporto del metallo nel senso della corrente, e la soluzione resta inalterata.
      5° caso. Il metallo K reagisce con l’acqua come nel 2° casoK2 +2 H2O = 2KOH + H2
      e dà luogo, al catodo, a sviluppo d’idrogeno; invece all’anodo, reagiscono i due idrossili tra loro secondo l’equazione
      2 (OH) = H2O + Oe si ha perciò, totalmente, ricostituzione delle due molecole KOH dell’idrato, e sviluppo di H2 e di O agli elettrodi, corrispondentemente alla decomposizione di una molecola d’acqua.
      In realtà perciò, tanto nel caso della elettrolisi dell’acido solforico, che in quella dell’idrato potassico, i prodotti finali ottenuti agli elettrodi sono sempre i componenti dell’acqua, dei quali l’idrogeno si svolge al polo negativo.
      6° caso. L’idrogeno e l’azoto si sviluppano liberamente agli elettrodi.
      108. Leggi di Faraday. - Esposto così l’andamento generale qualitativo dei fenomeni elettrolitici, veniamo alle relazioni numeriche tra le quantità di sostanza liberate agli elettrodi e le caratteristiche della corrente elettrica impiegata.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





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