Pagina (206/345)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si intende con ciò come dall’andamento della conducibilità di una soluzione, di cui si vari la concentrazione, si possa dedurre la frazione del numero di molecole dissociate sulle totali disciolte. Lo stesso calcolo può farsi con le deviazioni della legge di Van-tHoff sulla pressione osmotica, come pure con le deviazioni dalle leggi di Raoult sull’alterazione dei punti di solidificazione o di ebollizione del solvente, per virtù del corpo disciolto, deviazioni che possono essere egualmente interpretate. Con questi diversi metodi, malgrado i fenomeni disparati con cui si ha da fare, il valore calcolato della frazione di dissociazione è sensibilmente lo stesso. Si è così trovato che solo in una soluzione estremamente diluita tutte le molecole esistenti sono dissociate, e che invece, aumentando la concentrazione, la frazione delle dissociate sulle totali va sempre diminuendo.
      110. La spiegazione delle leggi di Faraday è immediata nella teoria della dissociazione elettrolitica. Dappoichè ciascun ione della soluzione porta una carica invariabile, e la carica totale trasportata sugli elettrodi in un certo tempo è eguale alla quantità d’elettricità che circola fra la pila e il voltametro, s’intende subito che il peso della sostanza liberata all’elettrodo debba essere proporzionale alla quantità totale di elettricità che traversa il circuito contenente il voltametro.
      Inoltre abbiamo detto che tutti gli ioni monovalenti, qualunque sia la loro natura chimica, portano la medesima carica elettrica; gli ioni bivalenti possiedono una carica doppia della precedente e così via.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





Van-t Hoff Raoult Faraday