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      II fisico Rutherford, al quale si devono, dopo la scoperta dei Curie, le ricerche più interessanti sui fenomeni di radioattività, ha dimostrato, col misurare la deviazione elettrica e magnetica, che i raggi (alpha) provenienti da tutti i corpi radioattivi hanno la stessa massa e che per tutti la particella (alpha) coincide con mezzo atomo, o forse con un atomo intero di elio, un gas chimicamente inattivo recentemente scoperto.
      È diversa invece la velocità con cui i vari corpi radioattivi emettono le particelle (alpha); essa è in generale all’incirca 1/10 della velocità della luce.
      Inoltre questa velocità va diminuendo a misura che i raggi (alpha) traversano dei corpi assorbenti; così traversando l’aria, la loro forza viva, enorme in rapporto alla piccolissima massa, va diminuendo, perchè compie il lavoro di ionizzare gli atomi incontrati, strappandone un elettrone. E quando si riduce a una certa frazione della primitiva, circa ai 7/10, cessa la loro azione ionizzante e l’azione fotografica, nè ci si rivelano in alcun altro modo; anche la materia ordinaria potrebbe perciò emettere particelle (alpha), che non ci si rivelerebbero per la loro insufficiente velocità.
      I raggi (beta), pur essendo in fondo veri raggi catodici propagantisi all’aria libera, sono però in genere molto più penetranti, per quanto lo stesso corpo radioattivo ne emetta insieme dei poco e dei molto penetranti. Si è visto che ciò è dovuto alla diversa velocità iniziale degli elettroni costituenti i raggi medesimi, e che può divenire molto prossima a quella della luce.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





Rutherford Curie