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      B è proporzionale alla corrente i nel circuito A, e si potrà scrivereNB = M i
      ove M è un coefficiente di proporzionalità che dipende dalle dimensioni e dalla forma di A e B, e dalla loro posizione mutua. Lo si chiama coefficiente d’induzione mutua di A e B.
      Ma anche A sarà traversato da un certo numero di linee di forza, o da un certo flusso NA, per il campo da esso stesso creato. Lo si chiama flusso proprio del circuito A, e risulta anch’esso proporzionale a i, cosicchè si può scrivereNA = L i
      ove L è un altro coefficiente di proporzionalità, che si chiama coefficiente di auto-induzione di A, e dipende dalla sua forma e dalle sue dimensioni.
      In generale si parla indifferentemente di flusso che traversa la superficie, o di flusso abbracciato dal contorno; e poichè in tutti i casi che c’interessano questo contorno sarà costituito da un filo conduttore, si dice anche flusso abbracciato da un circuito o da un conduttore. Ma esistono dei casi in cui questa sostituzione genera delle incertezze che dobbiamo chiarire.
      Si abbia in un campo un solenoide (fig. 152) costituito da un circuito chiuso: in tal caso il circuito non limita più alcuna superficie. Ma se si suppongono molto fitte le successive spire, cosicchè il principio e la fine di ciascuna siano molto ravvicinati, si potrà ritenere che ogni spira limiti una superficie piana, e considerare separatamente i flussi che traversano le diverse spire, le quali avranno in generale valori diversi.
      Si continua in tal caso a parlare di flusso attraverso al circuito solenoidale, intendendo con ciò, per definizione, la somma dei flussi che traversano le singole spire.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345