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      - G'hoo la donna, adess besogna che faga giudizi.
      - Bravo, bravo: n'era tempo.
      Per vero dire anche la società dal canto suo ha procurato di trasformare i plebei, infatti ha eretto dalle fondamenta quel grande rifugio che è il carcere cellulare, e con zelo di carità ha trovato quell'espediente purgativo del domicilio coatto.
      In Italia si spende poco per le scuole, ma non si bada a buttare il denaro quando si tratta di costrurre un carcere cellulare... modello; ovvero a stipendiare custodi, guardie carcerarie, agenti di pubblica sicurezza; infine per la pura verità si pensa poco a prevenire, ma in quella vece si pensa molto a reprimere. Eppure con un po' di carità si potrebbero disarmare tanti odii, ammansare tante ire, cancellare tanti rancori tra classe e classe di cittadini, risuscitare un poco di affetto, ravvivare de' buoni sentimenti nascosti giù de' precordii tra la zavorra. Ma chi se ne occupa? Se ne occupano i preti e i filantropi dottrinarii, Carità pretensiosa, arida, infeconda.
      La plebe s'è trasformata di tendenze e di costumi: l'odio verso le classi elevate è però rimasto lo stesso.
      Ecco perchè gli studi da me fatti nel 1876 sulla plebe di Milano possono oggi riveder la luce, e corretti, e compiuti, cattivarsi la curiosità e forse il giudizio benevolo del cortese lettore.
      La sostanza è la stessa, gli accidenti sono mutati, epperò ho dovuto mutare la forma del mio lavoro. Ma siccome le durezze della miseria per la povera plebe sono oggi ancora quello ch'erano allora, così possiamo dire essere questi studii nuovi.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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