Pagina (27/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ma questi mestieri facili ad apprendersi e ad esercitarsi hanno scossi ancor più i vincoli troppo già allentati della famiglia plebea.
      Questa non ha più alcun vigore morale; e ad ogni piè sospinto i figli disertano la casa per discendere nella piazza che s'eleggono ad albergo, a scuola, a bottega.
      Nel solo anno 1869 (oltre il quale termine non giungono le statistiche private del signor Candiani) vennero denunciati dai parenti 203 figliuoli fuggiti dalle rispettive case, e tra essi s'annoverano 172 maschi e 31 femmine, ma ciò che è ancor più doloroso a notarsi è che nello stesso anno vennero dall'autorità di pubblica sicurezza arrestati come fuggitivi dal tetto paterno 878 figliuoli, dei quali 684 maschi e 184 femmine. Questi tutti furono ammoniti per oziosità e vagabondaggio, vennero per qualche tempo sostenuti in arresto e nondimeno nè i loro genitori, nè alcun'altra persona si presentò a fare di essi ricerca. Eppure se 416 tra quelli erano in età dai 12 ai 16 anni, ve n'erano pure 463, l'età dei quali stava ancora fra gli 8 ed i 12 anni.
      Non dimentichiamo poi che Milano ha una popolazione fluttuante di circa 28,000 individui non pochi dei quali concorrono ad aumentare la folla della plebe, o per parlare più correttamente dei lôcch. Insomma crediamo di non esser molto lontani dal vero, affermando che questa turba si compone di più che diecimila persone. E accanto a questa cifra, altre non meno dolorose e vergognose dobbiamo segnare, cioè 590 prostitute (sempre secondo la statistica del 1871), raccolte in ben 30 case di tolleranze, e forse altre 1500 femmine che esercitano clandestinamente il loro turpe commercio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





Candiani Milano