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      Si ha un bel discendere negli ultimi gradi della societā, l'ineguaglianza apparisce sempre in qualche parte e gli straccivendoli (chi lo avrebbe imaginato!) ne sono i notabili.
      Sono essi degli industriali un po' pių economici, un po' pių ordinati del resto della marmaglia e che godono d'un certo relativo benestare.
      Gli uni, i pių scaltri, occupano una o due piccole camere che prendono a pigione per sč e per le loro famiglie; gli altri possedono un pagliericcio che loro serve per coricarsi nella camerata di cui fanno parte; ma questo possesso, spesso collettivo piuttosto che personale, č loro invidiato dai pezzenti, che dormono entro specie di truogoli sopra cenci o sopra poche manate di paglia sparsa sull'ammattonato.
      Gli agenti di polizia incaricati della vigilanza delle locande destinate ai cenciaiuoli, ne fanno una pittura incredibile.
      Ciascun alloggiato conserva presso di sč la sua bisaccia e la sua sporta, ricolme di lordure, e di quali lordure! Questi selvaggi non provano ripugnanza a comprendere nelle loro raccolte persino animali morti e a passare la notte presso questa preda puzzolenta.
      Quando gli agenti di polizia entrano in siffatte locande per le loro ispezioni ordinarie o per ricercarvi qualche individuo sospetto, provano una soffocazione che rassomiglia molto all'asfissia. Essi ordinano l'apertura delle imposte delle finestre, quando pure vi č modo di aprirle, e le osservazioni severe che gli agenti dirigono ai locandieri sopra questo orribile miscuglio di esseri umani e di animali in putrefazione non hanno virtų di smoverli punto.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124