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      I locandieri rispondono che i loro pigionali ed ancor essi vi sono abituati.
      Un tratto dei costumi speciali dei cenciaiuoli, e che si potrebbe chiamare uno de' loro passatempi, consiste nel dar la caccia ai topi nei cortili di certe case ch'essi frequentano.
      I cenciaiuoli attraggono i topi coll'aiuto di certe sostanze mangiereccie che mescolano ai cenci raccattati per le vie.
      Per fare la loro caccia collocano un mucchietto di tali cenci presso i crepacci dei muri, e quando possono supporre che i topi vi si siano annidati, sguinzagliano nel cortile certi loro cani addestrati a tale caccia e in un batter d'occhio i cenciaiuoli s'impadroniscono di parecchi topi, di cui mangiano la carne e vendono la pelle.
     
      I poveri ai Parigi nel 1840.
     
      Le locande di Parigi, che accolgono durante la notte il fango della società, erano nel 1840 a quanto ne scriveva il Frégier, delle vere fogne.
      Quelle stesse, osservava il diligente statista, che non vengono frequentate dai cenciaiuoli, sono per l'agglomerazione degli alloggiati e per le sudicie abitudini di questi, dei focolari pericolosi d'infezione.
      Vi sono camere, in cui stanno fino a nove letti separati da piccole corsie a stento bastevoli al passaggio di una persona, e questi letti sono bene spesso occupati da due individui, che non si conoscono nè si sono giammai visti.
      La differenza di sesso non è un ostacolo a queste coabitazioni notturne e accidentali, sebbene gli agenti della polizia nulla trascurino per impedire che ne seguano disordini.
      Tra le camerate destinate solamente alle donne ve ne è una nel quartiere della Cité, che è rinomata per l'aspetto rovinoso e squallido che essa presenta.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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