Pagina (52/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io ho sacrificato la crudezza del tratto e del colore al rispetto verso la decenza. Ecco la sola infedeltà, di cui io mi accuso. Dopo aver segnalate le cagioni d'insalubrità esistenti nelle locande abitate dalla porzione la più corrotta e la più miserabile della classe viziosa, è impossibile non riflettere sulla necessità di portare un rimedio efficace a uno stato di cose tanto contrario ai diritti dell'umanità e della civiltà.
      L'amministrazione deve tollerare ciò che essa non può impedire; ecco perchè essa tollera, pur sempre vigilandole, queste sentine nelle grandi città; ma una simile tolleranza esclude forse la facoltà di far costrurre delle case destinate specialmente ad alloggiare sia i cenciaiuoli, sia quelle altre parti della popolazione che vegetano negli ultimi gradi della società? Io non sono di questo avviso.
      Le locande di quarta classe contano molti covili e molte fogne. Se l'amministrazione per viste d'interesse generale si crede obbligata a preparare un deflusso alle acque limacciose d'una città come Parigi per mezzo di opere costrutte con ingente spesa, con quanta maggior ragione non deve essa padroneggiare e regolare quest'altro pantano formato dalla classe miserabile e viziosa, che formicola in questa vasta capitale? A non considerare che l'igiene pubblica, egli è certo che la città guadagnerebbe sensibilmente a scavare un letto a questo pantano di nuova specie ed altrettanto più pericoloso, perchè non influisce meno sul morale che sul fisico delle popolazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





Parigi