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      Eppure nel 1878, quando abbiamo visitato Parigi, avendo noi fatte delle escursioni nei luoghi in cui la marmaglia s'annida, vi abbiamo trovato che quanto hanno scritto il Frégier, il Cère, il Du Camp vale ancora oggi quanto per l'appunto valeva ai tempi in cui o di cui essi hanno scritto.
      Che più? Avevamo a scorta nelle nostre escursioni notturne due sergents de ville, i quali alle tre dopo mezzanotte quantunque armati, non si sono peritati a scendere dal quais e passare sotto il ponte dell'Alma, non discosto dal Trocadero e frequentatissimo di giorno, se non quando poterono avere due altri sergents a ingrossare la comitiva.
      Ciò non faceva onore al loro coraggio, ma neppure allo spirito di rispetto all'autorità, per parte degli abitanti accidentali del primo arco sulla destra della Senna. E veramente, se si fosse trattato di fare a pugni con tutte le persone che stavano coricate sotto quell'arco, i sergents de ville avrebbero certamente avuta la peggio.
      Dal 1878 in poi passarono parecchi anni, nè le cose sono punto mutate, giacchè degli egregi pubblicisti di Francia hanno, anche in questi ultimi giorni alzata la voce per risvegliare la carità pubblica e additarle di nuovo la turba immensa, che in mezzo al lusso della capitale del mondo civile non può trovare un onesto rifugio dove passare la notte.
     
      I poveri di Parigi ai tempi nostri.
     
      Il Gaulois del giorno 4 maggio 1882 bruciava la prima cartuccia a pro della causa degli indigenti di Parigi. Esso incominciò in quel giorno per lo appunto a parlare dei luoghi, ove abita la ingente classe povera di quella vasta metropoli.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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