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      .. E tutta la settimana tu vedi, caro operaio, tua moglie occupata a riattare un vestito vecchio, taglia di qua, ritaglia di là, aggiungi, inserisci, attacca, appendi, sovrapponi, e intorno a quel vestito stanno tutte le casigliane intente a dare consigli, a prodigare lodi al buon gusto, alla diligenza, alla laboriosità della tua donna... quando non ci sia qualcuna di quelle, che le faccia capire che a lei giovane e bella non potrebbe mancare chi regalasse un bel vestito nuovo ogni domenica, e che la conducesse nei principali alberghi in carrozza, e che le facesse bere di quelle bottiglie di vino, che al solo vederle fanno spuntare sul ciglio la lagrimetta della compunzione... e che ci sarebbe il figlio del prestinaio dirimpetto, che farebbe pazzie per lei... Povero a te, ottimo operaio, se sei predestinato! Ma voglio ammettere che tua moglie sia una donna onesta e in tali panie non s'inveschi. Dirà alla malvagia consigliera: Ma, e l'onore, Cecca? Quantunque la Cecca potrebbe farle sulla tesi "onore" dei sillogismi sans nom assai curiosi.
      Ammettiamo adunque che la tua moglie sia una donna onesta. Non accadrà altro male che quello di sciupare un po' di tempo. Ma sarà appunto quel tempo prezioso, che essa non impiegherà per rassettare la casa, per raggiustarti e stirarti la biancheria, per rattoppare i poveri vestitini de' tuoi figli, per levar le frittelle dall'unica tua giubba della festa. La sua civetteria ucciderà la felicità di tutta la famiglia. E tutto ciò ti pare forse poca cosa?


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





Cecca Cecca