Pagina (90/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il sistema di Auburn non raggiunse lo scopo, perchè, se soppresse la voce, non potè sopprimere le relazioni tra i carcerati, i quali acuirono sempre più il loro ingegno, affine di communicare tra loro, e studiarono e studiano tutti i mezzi per eludere la vigilanza dei loro,custodi.
      Che più? I dolori stessi, la stessa severità della pena ritemprano l'animo di que' disgraziati, i quali s'avvezzano a sopportare con altiera indifferenza persino le sferzate, per non dare spettacolo a' compagni della loro timidezza ed è naturale che talora pensino a reagire. Nel che bene spesso sono eccitati da qualche anima ribelle e determinata a tutto osare, la quale fa nascere all'impensata terribili ribellioni. E lo spettacolo della crudeltà della pena e la smania di reazione distruggono e sviano il carcerato dal meditare sulla propria colpa e lo allontanano dal pentimento: e il lavoro impostogli quale aggravio di pena, gli riesce disamabile anzi odioso. Queste cose ben videro le Autorità preposte alle carceri, e perciò studiarono il modo, affinchè fosse tolta questa infame comunanza.
      Si cominciò dal dividere i detenuti, oltrechè per sesso, per età, per delitti, per disciplina, ma questa divisione non è sempre possibile, perchè ad attuarla occorrerebbero carceri assai grandiosi, giacchè si verrebbero ad avere in tal guisa circa quaranta classi di prigionieri, i quali difficilmente poi potrebbero ancora essere invigilati. Inoltre perchè la divisione sia ragionevole, bisogna particolareggiare sempre più nella scelta dei prigionieri destinati a restare insieme, e a forza di suddividerle è facile capire che si è obbligati di concludere che il sistema più logico è quello di tenere i detenuti separati ad uno ad uno, che è appunto ciò che fa il sistema segregante o di Filadelfia detto anche di Pensilvania, oppure di Cherry-Hill.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





Auburn Autorità Filadelfia Pensilvania Cherry-Hill