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      Si che ragionevol cosa è, che vi bisogni gran tempo, & forza d'anni à farnela uscire. Onde è per certo da concludere, ch'io debba vivere molti anni, sano & prosperoso, godendo questo bel mondo, che è bello à chi se lo sà far bello, come ho saputo fare io; & sperando di poter far il simile per gratia di Dio nell'altro anchora, & tutto per il mezzo della virtù, & della santa vita regolata, alla quale mi posi, facendomi amico della ragione, & nimico del senso, & dell'appetito, cosa che facilmente può far ogni uno, che voglia
      vivere, come ad huomo si conviene. Ora se questa vita sobria è così felice, se il suo nome è così vago, & dilettevole, la sua possessione così ferma & certa, altro ufficio non mi resta, ecceto che pregare (poi che con oratoria persuasione non posso conseguire il desiderio mio) ciascun'huomo d'animo gentile, & di rational discorso dotato, ad abbracciare questo ricchissimo thesoro della vita, Il quale si come avanza tutte le altre ricchezze, & beni di questo mondo (apportandoci la vita lunga & sana) così merita da tutti essere amato, ricercato, & conservato sempre. Questa è quella divina sobrietà, grata à' DIO, amica alla Natura, figliuola della Ragione, sorella delle Virtú, compagna del vivere temperato, modesta, gentile, di poco contenta, regolata, & distinta nelle sue operationi. Da lei, come da radice, nasce la vita, la sànità, l'allegria, l'industria, i studij, & tutte quelle attioni, che sono degne d'ogni animo ben creato & composto. A lei favoriscono le leggi divine & humane.


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





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