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      L'altro, che tali si ammalavo, & muoiono con male: nè mai sono sicuri della Morte senza male & infermità; talche la via & vita sicura del vivere si è passati almeno li XL. anni, il ponersi alla vita sobria, la quale non è difficile da tenere, havendola tenuta tanti altri per lo passato, come si legge, & hora molti la tengono, come faccio io, e pur siamo huomini; & l'huomo essendo animale ragionevole, fa tanto quanto vuole. Questa vita consiste se non in queste due cose, quantità. & qualità. La prima, che è la qualità, consiste solo in non mangiare cibi, nè bere vini contrarij allo suo stomaco: la quantità consiste, che non si mangi, e bevi se non quanto facilmente può esser digerito da quello; Le quali quantità, & qualità debbono pur'esser conosciute dall'huomo, come è pervenuto alla età delli XL. anni, ó L. ò LX. e quello che tiene tali due ordini, vive in vita ordinata, e sobria; la quale ha tanta virtù, e forza che gli huomini di quel corpo si fanno perfettissimi, concordi, & adunati: li quali così fatti buoni, non possono esser posti in moto, nè in alteratione per ogn'uno delli altri disordini che si faccia, come è per patir freddo, e caldo, e soverchia fatica, vigilie, & altri, se non sono estremissimi. Non potendosi adunque, il corpo che tiene li due ordini della bocca, mettersi li suoi humori in alteratione, e causar febre, dalla quale proceda la morte avanti tempo, dunque è obligato ogni huomo à tenerli, sendo cosa certa, che chi non li tiene sì per tali disordini, come per li tanti altri che sono infiniti; & per ogni uno di quelli, è sempre in pericolo di male, & di morte; perche vive in vita disordinata, e non sobria.


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





Morte