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      Ma è male, che quest di bell'intelletto Morano: perche se uno è Cardinale, à forza passati gli LXXX anni, e Papa; se è di Republica, Duce; se è di lettere, è tenuto come un Dio in terra; e così, tutti gli altri nelle loro professioni, Altri poi sono, che come vengono alla Età; benche naturalmente lo stomaco loro si faccia men potente al digerire, non vogliono perciò scemare il cibo, anzi accrescerlo, e perche mangiando due volte al giorno, non possono digerire tanta quantità, si deliberano di mangiare una sol volta accioche l'intervallo lungo da uno pasto all'altro sia quello che operi, che tanto cibo possano mangiare in una volta di quello, che mangiavano in due: & così mangiano tanta quantità, che lo stomaco caricato di tanto cibo, viene à patire, e farsi tristo, e convertire quel cibo soverchio in tristi humori; e quelli amazzano l'huomo avanti tempo. Io non viddi giamai uno che si ponesse à tal vita, che vivesse lungamente: e questi pur viverebbono, se come a loro moltiplicano gli anni, scemassero la quantità del cibo, & mangiassero più volte al giorno; ma poco alla volta; perche lo stomaco vecchio non può digerire gran quantità, ma poca; & il vecchio ritorna nel mangiare, come fanciullo, che mangia molte volte al giorno. Altri dicono, che la vita sobria ben pur conservare l'huomo in sanità, ma che non può prolungarli la vita: Si risponde, che si è veduto per il tempo passato chi se l'ha prolungata; & hora si vede, che la prolunga io. Non si può gia dire, che essa la possa abbreviare, si come l'abbrevia l'infermità; che non è dubbio, ch'essa non l'abbrevij.


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





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