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      Perciò la legge delle proporzioni definite noi l'abbracciamo senza dubitazione alcuna.
      4. Multipli. Egli è manifesto che qualora rimanga la proporzione definita tra due elementi, comechè questi crescano in volume ed in peso, il principio attivo avrà sempre la medesima proporzione col principio passivo e perciò verrà generata la stessa sostanza. Per la qual cosa sarà generata l'acqua sia che rispetto ai volumi abbiamo l'H: O = 2: 1: oppure H: O = 100: 50: ovvero H: O = 1000: 500. Ma qualora rimanga fissa la quantità di un elemento e cangi l'altra, si dimanda: a) sarà prodotta quella stessa sostanza che veniva prodotta quando conservavasi la prefata proporzione? ovvero ne verrà prodotta una diversa? b) e la combinazione avrà luogo, comechè la quantità di uno dei due elementi si cangi ad arbitrio? Al primo quesito già abbiamo sopra risposto, affermando, non è guari, che la relazione di attivo e di passivo che domina negli elementi richiede che mutata la proporzione vi sia ancora mutazione nella sostanza composta, quando la sintesi può aver luogo. Al secondo quesito diciamo che non punto vediamo essere contrario alla vera combinazione chimica, quale noi con l'Aquinate teniamo, il fatto della ragione dei multipli in cui virtù l'uno de' due elementi ha una determinata legge di aumento o di decremento, la quale se non si osserva, non avrà punto luogo la combinazione di quella parte dell'elemento ch'è in eccesso. Questa rimarrà libera. Così p. e. il cloro (se si risguarda il peso) potrà combinarsi con un determinato peso d'ossigeno, col triplo, col quadruplo, col quintuplo, col settuplo ecc.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





Multipli Aquinate