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      Ora diciamo alcuna cosa di ciò che accade nell'atto della sintesi.
     
     
     
      Ciò che accompagna la sintesi.
     
      Con Aristotele ci diceva l'Aquinate che mixtio est elementorum alteratorum unio, ossia che la sintesi chimica è l'unione degli elementi di già alterati. Laonde ciò che immediatamente determina la sintesi è l'alterazione degli elementi. Ed è l'alterazione una mutazione accidentale del corpo, onde questo disponsi alla mutazione sostanziale. Così la malattia, ch'è una alterazione, dispone l'uomo alla morte, nella quale avviene una sostanziale mutazione dell'essere uomo. Infatti la trasformazione delle sostanze elementari nella sostanza composta è certo un effetto: ma di ogni effetto vuolsi avere una causa proporzionata, dunque questa deve assegnarsi eziandio nella prefata trasformazione. E la sperienza lo ci fa toccare con mano; poichè ben ci è noto che quantunque ritrovinsi p. e. in un vaso elementi che hanno mutua affinità, e vi si ritrovino nelle proporzioni determinate, non avverrà la sintesi, se prima non patiscano una qualche alterazione o per la reciproca operazione o perchè una causa esterna operi sopra i medesimi e così dispongali, o per ambedue le ragioni. E qui è da notare che molte sostanze, le quali circondano gli elementi mescolati in definite proporzioni, possono concorrere alla loro alterazione, accelerarla, oppure impedirla, purchè entrino con le loro operazioni in una qualche comunicazione cogli elementi stessi. Perciò non si apporrebbe al vero chi per azione catalitica intendesse, che tal fiata, perchè avvenga la sintesi, richiedesi la presenza sola di una sostanza che in nessuna maniera esercita la fisica sua influenza negli elementi; mercecchè una sostanza che in nessuna maniera esercita il suo influsso in un'altra è per questa come se non esistesse e però non si può dire veramente presente, ma solo vicina.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





Aristotele Aquinate