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      Nihil est enim quod non alicubi esse cogatur. Sed quod ex utroque id iam corpus nominabant."
      E con questo facciamo fine al Commentario, dal quale ognuno potrà rilevare due cose: la prima che seguendo noi i principii fondamentali di quel grande pensatore, ch'è in fatto di filosofia il vero Sole della patria nostra, la quale per la sua luce ne va giustissimamente orgogliosa, non siamo punto tratti ad abbracciare certe viete dottrine dei vetusti alchimisti o fisici, com'altri si vuole dare a credere che facciamo. Ma abbiamo fidanza nella lealtà de' nostri oppositori, che lasceranno oggimai di confondere cose tra loro differentissime, siccome sono i fondamenti filosofici, nei quali si appoggia la scienza della natura, e le voltabili opinioni dei cultori delle scienze esperimentali, sì antichi come moderni. Qualora nei contradittori non trovassimo questa debita discrezione, tornerebbe impossibile l'intenderci: poichè come tra quelli che parlano differenti linguaggi, così tra quei di un medesimo che danno opposta interpretazione alle voci, non si può a niun patto discorrere. La seconda è che avvegnachè noi siamo contrarii a certe vedute di molti chimici o fisici(34) contemporanei pure non siamo opposti alle scienze chimica o fisica e però abbracciamo e propugniamo tutto ciò che ci insegna la esperienza e ci dimostra la buona logica. Che se in questo manchiamo, desideriamo esserne benevolmente avvertiti. Che se noi, trattandosi non del credere ma del sapere, non ci acconciamo a seguire l'altrui autorità ad occhi chiusi, non siamo perciò meritevoli di riprensione più di quello che altri, alla nostra dottrina contrario, lo sia quando disdegna di seguire l'autorità de' gran maestri.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





Commentario Sole