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      Ma perchè gli vogliono in siffatta distanza? non v'e ragione fisica; pur debbono attaccarsi a sì strana ipotesi, che rende assurda la mutua operazione degli elementi, perchè altramenti l'universo potrebbe ridursi in un punto matematico, mercecchè indivisibilia aut non se tangunt aut se tangunt iuxta se tota. E ciò che reca meraviglia è che tra questi punti matematici ammettonsi urti e riurti. Altri ci dicono che non eglino sono punti, ma forze; e per forza sembra che non intendano già l'energia, che quale facoltà deriva dalla sostanza, ma la sostanza stessa. E codesti si ripartiscono in due fazioni; mentre gli uni affermano che queste forze esternandosi appaiono atomi estesi, che urtano e che riurtano e così accostansi alla prima sentenza: gli altri diconci che queste forze stanno in punti indivisibili e così almeno in parte, abbracciano la seconda sentenza. Tutti cotesti negano le mutazioni sostanziali dei corpi, che pur ci cadono sott'occhio. Siffatte ed altrettali ipotesi furono applicate all'atomismo chimico già reietto siccome falso da parecchi rinomati scrittori che pubblicarono le opere loro anche durante questi primi quattro mesi dell'anno corrente. Le sono tutte opinioni degli scienziati, che assolutamente non voglionsi confondere coi certi dettati della Chimica, altramenti di leggieri ridurrebbesi questa ad un romanzo. Adunque del tutto non posso accogliere di buon grado quell'appendice fatta alla definizione dell'acqua, in quanto si pone in sulle labbra della Chimica.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





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