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      E vedrete quant'altri germi di decadenza politica, economica, morale e di futuro servaggio si svilupperanno tra noi; - qual periodo di sosta mortale subentrerà alle fasi gloriose del nostro risorgimento, ove il risveglio non prorompa onnipossente a contrastare quella malaugurata e troppo perdurata forza d'inerzia, che ci travaglia."
      - "O io m'inganno forte, o tutta codesta politica tentennina e negativa, tutte codeste ibride concessioni, le ci menano difilato alla reazione."
      - "Grazie ad una lega consimile - oltraggio a' nostri morti, minaccia a' nostri vivi - l'Austria imbaldanzisce, gemono i patrioti, i popoli inorridiscono, scemano le speranze dell'avvenire."
      - "Mercé una sì fatta politica torbida, traligna, degenerata, l'Italia non potrà mai procedere disimpacciata e libera: da costoro sottoposta ieri alla gruccia napoleonica: incollata oggi da costoro alla gruccia prussiana ed a quella austriaca: quest'ultima tanto più vituperosa e nefanda, in quanto sotto forma di bastone le flagellava pur dianzi le terga."
      - "Consumata quell'infamia d'alleanza, vedrete che Italia più non ispirerà confidenza agli oppressi, e, ch'è peggio, non ecciterà più timore agli oppressori, ma solo compassione e disprezzo, avendosi spontaneamente recise e consegnate all'inimico quell'ali con che potea librarsi a voli poderosi. E così da tale un connubio noi avremo ricavato per giunta colla vergogna il nocumento e l'obbrobrio, coll'odio insieme, la rovina, il vitupero, il disprezzo."
      - "In grazia di quel patto funesto, riprova del vassallaggio che li divora, noi pur verremo in abbominio all'altre nazioni d'Europa; saremo isolati, saremo sospetti(6)."


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Testamento politico del generale Garibaldi e lettera memoranda agli italiani
di Enrico Croce
Alberto Savine Editore
1891 pagine 188

   





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