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      E i nostri reggitori, malvagiamente ciechi ad un punto e tristi - or vili, ora servili, ma pur ignobili sempre - non omettono diligenza veruna per inasprire i rapporti nostri con Francia."
      - "Italia e Francia hanno parimenti a ridosso due secolari nemici pseudo-teutonici, ambi vittoriosi e minacciosi."
      - "Quanti mai punti di comparazione e di contatto fra noi e Francia! Tocchiamo soltanto di quelli politici. Noi abbiamo l'Austria minacciosa a cavaliere d'Italia al di qua dell'Alpi. Essi gemono perchè la Prussia è penetrata nelle carni vive di Francia al di qua del Reno."
      - "Le truculenze prussiane patite da' nostri fratelli di Francia, pari a quelle che noi tante volte patimmo per opera dell'Austria. Da che le masnade dell'uno stato e dell'altro, vanno famigerate nel mondo per depredazioni ed eccidî, e noi Italiani, noi Francesi esperimentammo a più riprese i soldati d'Austria e di Prussia birri insieme e carnefici."
      Come che il dir le sole iniquità dell'Austria, gli è un infamare ad un'ora la Prussia sua naturale confederata.
      - "Insomma o da pseudo-tedeschi, come pur sono i Prussiani, o da tedeschi annaquati quali gli Austriaci sono, i guai peggiori, le più accanite insidie funeste al principio nazionale, così in Francia come in Italia, le ci provennero sempre dall'istesso punto cardinale ch'è oggi ancora, come fu sempre ieri, il nord-est."
      - "Nulla può far meglio l'elogio d'Italia e Francia ad un'ora, come il vedere, il constatare l'espressione dell'opinion publica in quest'ultimi tempi.


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Testamento politico del generale Garibaldi e lettera memoranda agli italiani
di Enrico Croce
Alberto Savine Editore
1891 pagine 188

   





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