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      E su questo proposito Garibaldi ragionevolmente osservava, dal punto di vista politico, ciò ch'è ben noto a' grammatici dal punto di vista filologico, cioè che il più de' peggiorativi e deprezzativi di nostra lingua hanno un'origine tedesca.
      (56) I Tedeschi, già ab antico si professavano adoratoridella forza brutale. Quando Seiano, ad istigazion di Tiberio,
      onde imbrigliare Roma recalcitrante, erigeva il Castro
      Pretorio, i Germani sempre mai furono i più fedeli pretorianidel tiranno, e lo compruovano innumerevoli cippi
      funerarî di recente scoperti. Da quella stessa gente altresì
      lo stesso Tiberio, Nerone e gli altri imperatori più ferocitrassero le loro guardie del corpo. E tanta impressione
      di misterioso terrore produsse ne' cervelli teutonici il nomede' Cesari, che da quelli desunsero la generica denominazione
      di capo militare supremo: (Kaiser) tratta dall'arcaicolatino CAISAR, ed applicata oggi agli attuali imperatori di
      Germania.
      (57) "Tedeschi e serpenti per gli Italiani volle sempre dire lo stesso." Così il Guerrazzi.
      (58) Fastidiosi esperimentammo i Tedeschi in ogni tempo, ma a più doppi intollerandi dopo l'ultime vittorie loro su Francia. E tratto tratto eloquentissime scoppiano le prove del dispregio ch'essi sentono innato, istintivo, irresistibile per i figli di Roma. Ancor non è molt'anni, a fare di ciò ampia fede tra noi, sopraggiunse opportuno un indirizzo de' Tedeschi residenti nella penisola, che presunsero dimostrare, millantando sul viso agli Italiani, l'incontrastabile superiorità della gente teutonica sulla gente latina.


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Testamento politico del generale Garibaldi e lettera memoranda agli italiani
di Enrico Croce
Alberto Savine Editore
1891 pagine 188

   





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