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      E qual giustizia sperare da coloro che siedono tutt'i giorni in un portico per ragionar di regni? O presto o tardi si credono di esser re. Ma Archita, a taluno che gli ha consigliato di vietar tali adunanze, ha risposto: - Tu vuoi dunque che il popolo creda alle parole di costoro? Nessun uomo mostra la sua stoltezza, né il popolo se ne accorge mai al primo momento. Se vuoi smascherar lo stolto, lascia che parli lungamente. Gli chiudi tu la bocca al primo istante? Corri pericolo di farlo riputar savio. -
      Tali uomini abbondan sempre dopo le turbolenze civili, quali son quelle, onde sono state agitate e sconvolte, non molti anni sono, queste cittá italiane. Nell'anarchia delle leggi, ciascuno deve abbandonar i propri affari per seguire un partito; nell'anarchia delle idee, ciascuno deve scegliere un'opinione. Ciascuno s'immerge nel vortice, pieno la mente di pensieri, di disegni, di desidèri, di speranze; e, quando poi le cose si ricompongono, è inevitabile che la maggior parte di esse ne debba svanire: perché nelle turbolenze ciascuno avea i pensieri, i desidèri e le speranze proprie; e nel riordinamento non posson rimanere che le speranze, i pensieri, i desidèri di tutti.
      Ed eccoti che in Taranto si disputa tutt'i giorni sulla miglior forma di governo; e taluno difende gli ordini popolari, altri si lagna che quelli, che si hanno, non sieno abbastanza oligarchici...
      - Tornate ai vostri affari - ho detto io a molti di questi tali; - fate in modo di star meglio nelle vostre famiglie, e starete anche meglio nella cittá. Se voi vi volete occupar sempre degli affari pubblici, senza curar i vostri interessi privati, rassomiglierete quei viaggiatori, i quali, per la curiositá di osservar gli edifizi pubblici nella cittá in cui arrivano, trascurano di trovarsi un albergo, e poi si dolgono che in quella cittá si alberga male.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Archita Taranto