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      Queste nazioni italiane, che noi chiamiamo "barbare", sono state colte molto tempo prima di noi. Esse hanno leggi, esse hanno arti, che da noi non hanno ricevute; e rifletti, per Dio, che Cerere venne dalla Sicilia nell'Attica per insegnarci la coltura delle terre ed i riti della religione, primi fondamenti della vita sociale. Questa favola è la nostra storia.
      Ma, ti prego: non far motto di queste mie opinioni tra li fanciulli abitatori della cittá di Cecrope. Ho detto male delle divinitá di Omero; ho detto male della filosofia de' greci; ho negato che gli arcadi sieno piú antichi della luna. Ricòrdati la morte del piú saggio degli uomini, e risparmiamo un secondo oltraggio alla filosofia. -
     
     
     
      XVIII
     
      CLEOBOLO A SPEUSIPPO
     
      [Raritá e alto prezzo dei libri di Filolao, di Ocello e in genere dei pitagorici - Da ciò frequenti le truffe di ingordi speculatori, i quali spacciano come libri pitagorici vocabolari, compendi e altra roba insulsa - Estratto da un libro pseudo-pitagorico: definizioni del mondo, di Dio, del sole, della donna - Tristi effetti di siffatta letteratura - Ragioni perché essa sia tanto in voga - Non basta astenersi dal gioco, dalla lussuria e dalla gola: occorre anche non perdersi dietro una frivola scienza.]
     
      Platone ha comprato gli scritti di Filolao. - Per quanto? - mi domanderai. Per cento mine, e non ha per certo "comprato un pentimento"(121). Forse, senza la miseria in cui è caduta la famiglia di questo grand'uomo, non l'avrebbe ottenuto a tal prezzo, e, se volesse rivenderli ai copisti di Atene o di Corinto, ne otterrebbe anche di piú. Ma pare che egli ne voglia fare un mistero.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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