Pagina (263/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non abbiamo nulla né da comprare né da vendere. Che importa? Avremo occasione di vedere ed esser veduti.
      Andiamo. Tutti gli eroi hanno visitato questo tempio, che Ercole innalzò in onore della sua implacabile matrigna, dopo che ebbe ucciso il famoso ladro Lacinio, il quale avea dato il nome al luogo(258). Ulisse, Menelao, Enea, Achille vi sono stati ad offrir sacrifici alla dea... Io e qualche altro amico della mia etá abbiam seguita di fianco la processione, che fanno al tempio tutte le matrone di Crotone. Esse sono tutte vestite a bruno, colore forse il piú atto a far risplendere una bianca carnagione, un seno ricolmo, quale sogliono averlo le belle donne di Crotone, e due bianche e ben tornite braccia, che esse sanno mover con molta arte. La processione è in onore di Achille, ma le belle non obbliano l'onor proprio. Achille si crede morto e seppellito nel promontorio Lacinio. L'inno, che le donne cantano, ha per ritornello le parole: "Piangiamo il bello e valoroso Achille, che era alto nove cubiti"(259). Questi nove cubiti, ricantati ad ogni nove versi, facevan ridere di riso maligno molti giovinastri, ed arrossire di non innocente rossore molte giovani spose... Le fanciulle eran gaie, sbadate, occupate tutte della pompa. Le giovinette ricercavano coi loro sguardi piú prudenti, perché giá piú furbi, qualche altra cosa di piú. La divozione non era che nelle vecchie.
      La punta estrema del promontorio Lacinio si eleva in altissimo monte, dalla parte del mare tagliato quasi a perpendicolo, da quella di terra di non facile accesso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Ercole Lacinio Menelao Enea Achille Crotone Crotone Achille Lacinio Achille Lacinio Ulisse Achille