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      Questo promontorio, il quale è una continuazione del monte Clibano, che si stende ampiamente al mezzogiorno di Crotone, forma la punta meridionale del seno Tarantino, che incomincia dal promontorio Iapigio, e la settentrionale del seno Scillettico, che finisce col promontorio di Zefirio. Crotone è alla falda settentrionale del Clibano, ventiquattro stadi lontano dal tempio. Ma alla fine di questo cammino tu ti trovi in una vastissima pianura, donde puoi scoprire coll'occhio ed il promontorio Iapigio e quello di Zefirio. Alla tua dritta è il piccolo promontorio di Cremisa, sul quale torreggia il tempio sacro ad Apollo Aleo, che tutti invocano i naviganti prima che dall'ampio Ionio entrino per i dubbi guadi degli Acrocerauni a tentare i perigli di un mare piú stretto e piú tempestoso. Poco discosto sbocca nel mare il fiume Neto, dove narrasi che le figlie di Laomedonte bruciassero un giorno le navi de' greci; ed alle sue sponde sta Clea, fondata dalle amazzoni. Alla distanza di cinquanta, sessanta, ottanta stadi fan quasi corona intorno al promontorio i tre piccoli scogli, i quali, al pari di molte altre isolette che circondano l'Italia, prendono il nome dalle sirene, che li hanno una volta abitati. Gli abitanti del luogo attestano uscir dal fragor dell'onde, che si rompono in faccia ai medesimi, un suono or di lira, or di canto, e sempre amabile, o che sia di gioia o che sia di lamento(260). Piú grande di questi scogli è l'isoletta vicina, sacra ai Dioscuri. È piú grande ancora la quinta, che chiamasi Ogigia, e che rammenta Calipso alle anime tenere, ed all'anime forti e prudenti Ulisse(261).


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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