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      - Se fosse dipeso da me, tutti costoro avrebbero dovuto esser precipitati nel mare.
      - Simili consigli han ruinati gli interessi de' tuoi parteggiani. Con un poco di moderazione, i lucani non avrebbero perduta la Bruzia, e voi non avreste perduta la repubblica. Credimi: un tempo tutti avete avuto torto, tutti...; ma oggi continua ad averlo solo colui che ancora crede di aver ragione. Se non scordi il passato, farai nascere una nuova sedizione e piú funesta. -
      Ma tutte queste ragioni non avrebbero persuaso né il popolare né l'oligarchico. Platone, il quale crede che gli uomini si movano piú per le passioni che per le ragioni, fece suonar un poco alto il nome di Archita, e disse che avrebbe raccomandato quest'uomo ad Archita, che Archita lo avrebbe protetto... Dopo dieci o dodici "Archita", pronunziati da Platone con enfasi e ripetuti dai due bruzi con rispetto, confessarono che ciò che faceva Archita era degno d'imitarsi, che un uomo protetto da Archita era degno di esser protetto; e divennero umani e giusti, perché lo era Archita.
      - Come son fatti gli uomini! - disse Platone. - Tu credi che essi si movano per la ragione, e non oprano che per esempi; credi che seguano gli esempi de' savi, e non imitano che quelli de' potenti. Non basta che vi sia filosofia: è necessitá che vi sien filosofi. Né basta: è necessario o che i filosofi regnino, o che coloro che regnano sien filosofi. -
      Abbiam poscia saputo che il nostro bruzio, ritornato in patria, ottenne, per l'amicizia di coloro ai quali Platone lo avea raccomandato, giustizia de' torti che prima avea sofferti.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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